Le Ferrovie dello Stato in un momento come quello attuale, denso di difficoltà e con le casse a corto di risorse, dovendo far fronte a progetti di ristrutturazione generale, con particolare riguardo alla movimentazioni delle merci (ramo Cargo), dovevano pensare a qualche soluzione drastica. Per far fronte a questi progetti (poi abbandonati), per le linee non elettrificate, abbisognavano di nuove macchine diesel più potenti di quelle che avevano caratterizzato il parco fino a quel momento, le onorevolissime Diesel unificate.
Quindi i vecchi D343 e D443 ormai esausti dalle mille e mille ore di lavoro erano arrivati alla fine della loro carriera e stavano per essere accantonati uno dopo l'altro. Proprio questo ha dato ai dirigenti delle FS l'idea di attingere alla base di queste vecchie macchine, per altro molto robusta, per rivitalizzarle con un doveroso aggiornamento estetico e funzionale, ma, soprattutto, con l'impianto di nuovi motori più potenti e di generatrici che potessero alimentare i due motori elettrici in modo più adeguato. Operazione, questa, che sarebbe costata considerevolmente meno che ordinare schiere di nuove macchine alle grandi ditte costruttrici.
Ovviamente prima di fare un'operazione di questa portata, sarebbe stato necessario fare delle prove di fattibilità al fine di testare i risultati che si sarebbero potuti raggiungere e valutare con dati alla mano quale sarebbe stato il rapporto costi/benefici; comunque era il momento di agire in qualche direzione...
...e la direzione presa fu quella di trasformare il primo D.343 per vedere cosa ne usciva. Quello scelto fu il D343.2016 che per l'occasione venne inviato alla TZV Gredelj di Zagabria. Eccolo in questa bella foto di Stefano Paolini scattata al tempo in cui era ancora in pieno servizio.
Diesel Elettrici D.343.2016
Per cui la locomotiva D.343.2016, nel 2005, è stata oggetto di una profonda ristrutturazione in cui sono state modificate le cabine di guida, ricostruite secondo le norme odierne, con aria condizionata e strumentazione adeguata a quella unificata di oggigiorno. La modifica ha cambiato in modo deciso il suo aspetto, tanto che non si può assolutamente pensare che la D343.2016, nel passato, sia stata una D343 unificata. Tecnicamente l'operazione fondamentale fu la sostituzione del gruppo motore/generatrice che da 900 kW passò a 1275 KW, grazie all'installazione di un motore tipo 3512B Caterpillar da 1950 CV a 1800 g/m e un alternatore trifase della Traktionsysteme, di costruzione austriaca, che ha preso il posto di quello originale. I motori di trazione sono stati rinnovati anch'essi per venire alimentati tramite convertitori trifase/continua. Tra le varie modifiche sono stati rinnovati tutti gli apparecchi ausiliari e anche l'impianto di raffreddamento.
La modifica ha dato alla macchina prestazioni vicine a quelle delle D.445; con queste modifiche pareva che si desse il via ad una operazione di ristrutturazione di tutte le restanti unità del gruppo, ma, a causa del drastico ridimensionamento dei servizi Cargo sulla rete a trazione termica, da parte delle FS in favore delle aziende private, il progetto di riqualificazione è stato cancellato. Un altro "buco" di milioni di Euro nella storia, a volte veramente dissennata, delle nostre FS, che si somma a quelli spesi per la costruzione dei due D449 anch'essi in attesa di demolizione senza neanche aver provato l'effettiva loro validità, e a tante altre scelte stupide e incredibili, vedi i locomotori in alternata della Sardegna per citarne una a caso...
Locomodel è sempre sensibile a questi "pezzi unici" e non poteva esimersi dal proporre la riproduzione delle macchine di questi gruppi, per ragioni di testimonianza storica e, anche, di completezza della sua proposta. Ecco qui sotto il modello di questo gruppo di locomotive, al momento anch'esso esemplare unico, questo che vedete qui sotto, infatti, è il primissimo prototipo, ma in grado di dire quanto centrato sia questa riproduzione in scala.
Anch'esso, come tutti i modelli suoi "cugini" della serie delle diesel unificate, vanta tutte le griglie finemente traforate, può disporre di uno o di due motori di trazione, dispone della trazione superribassata esclusiva Locomodel e riproduce la velocità del prototipo, in scala, anche nel modello.
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